Un attimo di smarrimento ci coglie sin dal principio della sfilata di Marc Jacobs per la primavera-estate 2015: siamo a New York, capitale della moda più avventurosa, oppure nella Cina della Rivoluzione Culturale o nel bel mezzo della guerra del Vietnam?
Uniformi, uniformi a più non posso, variamente reinterpretate ma fondamentalmente derivanti da un unico modello di fondo che gioca con le proporzioni, accorcia gli orli, crea volumi immensi intorno alla silhouette femminile, poi torna ad asciugarsi e via così fino alla fine dello show.
Allo spettacolo in passerella è stato accompagnato un supporto sonoro: ogni ospite era stato dotato di cuffie nelle quali si udiva la voce di Steve Mackey, marito della celebre stylist Katie Grand, che associava alla collezione una narrazione ispirata al film del 1976 The Girl Chewing Gum.
Foto da Style.com
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