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La storia di casa Ferragamo, che compie 100 anni

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ferragamo 100 anni

Ferragamo compie 100 anni e per l’occasione sono tante le iniziative che celebrano questo importante compleanno della storica casa di moda italiana. Oggi scopriamo aneddoti e curiosità sulla storia della maison che la storia, dello stile e del costume, ha contribuito a scriverla da protagonista.

Com’è noto, Salvatore Ferragamo fu il creatore delle calzature più ambite dalle celebrità di tutto il mondo, incluse star hollywoodiane, regine e principesse. Dagli anni Venti in avanti fu un vero e proprio innovatore, propose migliorie tecniche e modelli inconsueti, creò scarpe su misura che sono diventate iconiche.

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Le prime scarpe le realizzò a soli 9 anni per la sorella. A 13 anni aprì il suo primo negozio insieme alla famiglia. Era solo il 1914 e aveva 16 anni quando emigrò a Boston dove lavorò in una fabbrica di stivali da cowboy imparando le tecniche di lavorazione della pelle. Dunque si trasferì in California e aprì un negozio di riparazioni. La sua maestria divenne celebre e iniziò a disegnare scarpe per il cinema. Dalle scene alle attrici più famose il passo – è proprio il caso di dirlo – è stato breve. E fatale.

Nel 1923 Ferragamo si trasferì a Hollywood e aprì il suo negozio Hollywood Boot Shop che divenne un punto di riferimento immediato. Le sue scarpe compaiono in moltissimi film famosi di tutte le epoche, dagli anni Venti fino ad oggi.

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Lo scopo della sua vita, confessò, fu quello di realizzare una scarpa capace di adeguarsi al piede di chi la calza. Perciò si dedicò persino a studi di anatomia umana, ingegneria chimica e matematica alla University of Southern California a Los Angeles.

“Scoprii che il peso del nostro corpo, quando siamo in piedi, cade direttamente sull’arco plantare. Costruii le mie rivoluzionarie forme nate per sostenere l’arco del piede, che funziona come un pendolo invertito.”

Ecco perché in molte foto storiche della maison si nota quel fatidico pendolo, che apparirebbe fuori contesto a chiunque non conosca questo aspetto della ricerca dello stilista.

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Nel 1927 Ferragamo tornò in Italia e aprì un laboratorio nella città di Firenze. Tuttavia la maggior parte della sua clientela era ancora internazionale, specialmente americana. Adottò un sistema di produzione simile alla catena di montaggio, ma rigorosamente artigianale. Al 1936 si fa risalire l’apertura del negozio a Palazzo Spini Feroni dove oggi si trova il museo dedicato, accompagnato da due laboratori.

A questo periodo appartiene l’invenzione della sua famosa zeppa in sughero. Molte scarpe cominciano ad essere prodotte con la tecnica Tramezza, un procedimento di produzione artigianale che si basa sulla creazione di modelli diversi sulla base di una struttura di base identica. Questa lavorazione richiede 320 fasi diversi e richiede 4 giorni di lavoro artigianale.

Tra gli anni 40 e 50 nascono alcune invenzioni memorabili: il tacco a spillo con anima in metallo che furono i preferiti di Marilyn Monroe, i sandali dorati, il tacco a gabbia, i sandali invisibili con parte superiore in nylon che vinsero il prestigioso premio Neiman Marcus Award nel 1947 (praticamente l’Oscar delle scarpe).

Nello stesso periodo il suo negozio fiorentino divenne meta fissa di stuoli di attrici famose che affidavano a Ferragamo in persona la creazione delle proprie scarpe. Ricordiamo tra le più celebri Audrey Hepburn, Ava Gardner, Marilyn Monroe, Greta Garbo, Anna Magnani, Paulette Goddard, Lauren Bacall e Sophia Loren.

Salvatore morì nel 1960 e la sua eredità fu raccolta della famiglia, particolarmente dalla figlia Fiamma. Suo è il modello Vara con decorazione in grosgrain, creata nel 1978. Oggi le redini dell’impresa sono rette dalla terza generazione della famiglia.

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