La nuova collezione dedicata alla corsa NikeLab Gyakusou è stata messa a punto per l’autunno inverno 2016-17 da Nike e Jun Takahashi che hanno ripensato l’abbigliamento per i runner aggiungendo stile alla performance che ci aspettiamo da capi tecnici.
Ormai da sei anni Jun Takahashi, fondatore del brand Undercover, collabora con Nike alla creazione di abbigliamento tecnico per la corsa che proponga un alto profilo qualitativo insieme ad uno stile originale e accattivante, che sia subito riconoscibile e mai banale.
L’ultima proposta NikeLab Gyakusou riesce perfettamente nell’intento e si compone di capi tecnici dalla performance eccellente che coprono e proteggono nella stagione fredda senza risultare mai inutilmente pesanti e ingombranti.
“Ho sempre fortemente desiderato esprimere i miei sentimenti attraverso i capi. Penso a rendere l’esercizio della corsa quotidiana sempre più confortevole” dice Takahashi, che è anche un runner. “Gyakusou significa letteralmente ‘correre al contrario’, cosa che faccio al parco. Rappresenta il mio spirito ribelle, un po’ punk. Non sempre ho un obiettivo, come una gara per cui allenarmi, tuttavia la corsa è diventata un elemento costante della mia vita quotidiana, proprio come per molti altri.”
L’idea dunque è quella di proporre abbigliamento non conformista, originale e bello da vedere ma capace di offrire massima protezione anche nella stagione fredda insieme alle tecnologie più innovative firmate da Nike, tra cui Aeroloft e AeroReact, già note, a cui si aggiunge in anteprima la speciale zip Quickburst.
Ogni capo è stato pensato per essere indossato, tolto o modificato senza fermarsi in modo che il ritmo della corsa non ne risenta né si rinunci alla funzionalità multiforme di ogni pezzo. I colori e gli accostamenti sono stati invece pensati da Takahashi, che racconta:
“Fin dall’inizio ho creato per Gyakusou una palette che si integrasse sia con il panorama urbano che con il paesaggio naturale, usando tonalità neutre. Volutamente ho inserito colori tenui e quelli tradizionali del Giappone. Solo per questa stagione ho deciso di introdurre anche alcuni contrasti cromatici.”
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