I sandali sono componibili: l’idea di Dooq

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Se qualche giorno fa abbiamo parlato di decolletes componibili, da personalizzare con tacco e pleateu a scelta, oggi è sui sandali che ci soffermiamo. L’idea di fondo è simile, la declinazione molto diversa perché si tratta di infradito flat.

A proporli è il marchio Dooq che gioca con il concetto di modularità: su una struttura di base invariabile si agganciano elementi intercambiabili, dai cinturini ai dettagli decorativi. Il modello è unico, quello del sandalo a infradito più tradizionale, con t-bar e cinturino alla caviglia.

Il desiderio dei creatori era quello di proporre una scarpa divertente e versatile, adatta all’estate e dunque prima di tutto pratica ma anche capace di trasformarsi e adattarsi allo stile, al look e alle preferenze di chi la indossa.

Oltre all’aspetto estetico, poi, queste scarpe possono vantare una grande attenzione sia al fattore ecologico – i materiali sono in parte riciclati – sia a quello tecnico, con una suola studiata per essere ergonomica e leggermente ammortizzata, oltre che dotata di una minima elevazione che favorisce una postura corretta.

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