Il 2014 è un anno importante per la maison Gucci, anno che segna 50 anni di storia d’amore tra la griffe italiana ed il Giappone che, con le sue materie prime e le atmosfere quasi oniriche, non ha mai smesso di ispirare i designer che via via si sono succeduti negli anni a capo della maison.
La casa di moda diretta da Frida Giannini deve molto al popolo giapponese: il bamboo utilizzato per creare il manico della celeberrima Bamboo Bag, ad esempio, fu importato nei lontani anni ’40 proprio dal Giappone per rimediare alla carenza di materiali del periodo post bellico.
Così, per festeggiare i 50 anni dall’apertura della prima boutique Gucci in Giappone, avvenuta nel 1964 nella città di Tokyo, la griffe italiana ha pensato di portare in Oriente una equipe di artigiani che girerà per le principali città giapponesi mostrando le tecniche utilizzare nella realizzazione di scarpe e borse. Ma non è tutto: la Giannini ha pensato pure ad una capsule collection composta da abiti, accessori e gioielli ispirati all’iconica stampa Flora, nata nel 1966 e divenuta ormai elemento simbolo delle collezioni Gucci. Pezzo forte della collezione sarà un foulard i cui proventi di vendite saranno devoluti a UNESCO per il progetto Scholarship-Gucci Scholar, volto a promuovere e diffondere la cultura giapponese.
