Quella presentata a Parigi dal designer inglese John Galliano per la Maison Dior, non è solo una collezione d’alta moda, ma una rivisitazione eccentrica e visionaria dell’opera lirica di Giacomo Puccini, Madame Butterfly, rappresentata attraverso abiti, maquillage e accessori che incantano per la particolarità dei dettagli e la cura minuziosa nella realizzazione. Le linee impeccabili degli abiti si sposano con calzature ultramoderne ma di ispirazione orientale e vistosi copricapo, le malinconiche geishe contemporanee di Galliano narrano una storia che è puro spettacolo, suscitano emozioni che incantano i sensi e che travalicano i confini del fashion per diventare arte pura.
Vi suggeriamo di leggere la trama della struggente opera lirica a cui la collezione è ispirata.
Sbarcato a Nagasaki Pinkerton, ufficiale della marina degli Stati Uniti, si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Cio-cio-san, termine giapponese che significa Madama (San) Farfalla (cio-cio), in inglese Butterfly , acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese; così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato. Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino per portarlo con se in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali.
Soltanto di fronte all’evidenza dei fatti Butterfly comprende la sua grande illusione e la felicità sognata accanto all’uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver abbracciato disperatamente il figlio, si immerge un pugnale nel cuore. Quando Pinkerton, sconvolto dal rimorso, entrerà nella casa di Butterfly per chiedere il suo perdono, sarà troppo tardi: la piccola geisha ha già terminato di soffrire.
Da: Elmundoalreves
Foto da: style.com
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