Che siate amanti del freddo oppure no, e approfittate di ogni mezzo per sfuggirgli, nessuno potrà sottrarsi al fascino incantato e algido degli scatti di Raymond Mayer per il Times Magazine sullo sfondo di iceberg e distese ghiacciate e desertiche, eccetto che per qualche accessorio lussuosissimo come abbandonato per caso alla deriva, e naturalmente bianco.
Il servizio fotografico si chiama Greenland’s Frozen Assets e predilige valigie, borse e stivali privati di ogni contatto umano, proprio come impone la regione inospitale che fa da sfondo, rifiutando l’assioma secondo cui un buon servizio fotografico non può prescindere dalle modelle.
Eppure nonostante tutto si percepiscono le modelle come assenza: la valigia Louis Vuitton, il trolley di Ferragamo, la borsetta di Chanel, non hanno alcuna ragione di esistere senza la donna che li indossa e dona loro vita e ragion d’essere. Se il contesto fosse una spiaggia assolata e non le lande desolate della Groenlandia sembrerebbero abbandonati solo per lo spazio di un tuffo in acqua.
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