Possiamo passare sopra la mancanza di fantasia o la carenza di budget da destinare alla pubblicità – cioè ai cachet stratosferici di fotografi di grido e modelle del momento – ma Donna Karan arriva a livelli di parossismo che non possiamo proprio perdonarle.
Non è una novità l’uso di scatti da passerella riciclati come immagini pubblicitarie, ma è assolutamente incomprensibile il motivo che ha spinto Donna Karan non solo ad utilizzare un’immagine dal catwalk, ma a sostituire la testa della modella che vi sfilava, Anya Kazakova, con quella più riconoscibile di Toni Garrn. Che brutto scivolone.
Foto The Fashion Spot
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