A Viktor e Rolf è sempre piaciuto portare sulle proprie passerelle e tra le proprie collezioni quel tocco surreale che è diventata cifra caratteristica di un intero stile. Se nelle precedenti collezioni questa qualità emergeva spesso dagli eccessi sul catwalk, stavolta appare più modulata. Il riferimento è l’arte dadaista.
Tuttavia non c’è più quell’afflato energico e dirompente di una volta, anche in questo caso dobbiamo constatare quanto il successo commerciale abbia avuto il proprio effetto su collezioni che di questi tempi, ci piaccia o meno, devono vendere prima di ogni altra cosa.
È vero che tutto diventa più facilmente indossabile, non necessariamente da animali da passerella ma anche dalle donne comuni. È vero anche che non mancano l’originalità del taglio e un approccio concettuale al capo. Ma che delusione…
Foto da Style.com
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