Una breve presentazione in luogo di una sfilata vera e propria ed ecco la nuova collezione di Mulberry alla London Fashion Week. Da quando Emma Hill, ormai un anno e mezzo fa, ha abbandonato la guida della maison il marchio sembra vivere un momento di crisi creativa.
I capi restano di altissimo livello artigianale, quasi si voglia dimostrarne la capacità, ma manca una direzione precisa. Saltano agli occhi i materiali pregiati come la lana di alpaca e il cashmere e le particolari lavorazioni a intarsi.
I processi creativi sono tutti focalizzati sulla realizzazione sartoriale principalmente decorativa del capo mentre ci sembra trascurata la ricerca che precede la manifattura, l’ideazione del modello, lo studio della silhouette.
I capi risultano architettonici ma come conseguenza della ricchezza delle lavorazioni e della consistenza dei capi. Compaiono anche molti dettagli che possiamo considerare tradizionali della maison ma l’insieme in fin dei conti risulta poco brillante, conservatore e in definitiva non così appetibile per chi cerca sperimentazione e novità.
Foto da Style.com
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