Anche la nuova collezione di Lanvin per l’autunno inverno 2016-17, come quella di Dior, è stata disegnata da un team creativo privo di un direttore artistico designato, dalla personalità capace di emergere. Da quando Alber Elbaz ha lasciato la maison lo scorso anno, non è ancora stato nominato un nuovo successore.
Eppure qui non sembra essersi perduto l’afflato creativo che caratterizza Lanvin e ne continua la tradizione. Anche se manca l’esuberanza cromatica dello stilista a capo della maison per oltre dieci anni, né si ravvisano particolari audacie creative, ammettiamo che l’insieme risulta ancora convincente.
La palette è sofisticata e preziosa, tralascia la tinte accese e predilige il pesca, il verde marino, il malva, il nero e i toni luminosi dei tessuti lurex. Le asimmetrie sono frequenti tanto quanto le consistenze leggerissime, spesso sovrapposte a creare strati.
Si fanno notare soprattutto i top effetto peplum, con ricche cascate di ruches orizzontali. Prevale uno spirito un po’ malinconico, quasi etereo, lontano dall’energia vibrante di Elbaz eppure mai discosto dal dna profondo della maison.
Foto da Style.com
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