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PFW pe 2017: Lanvin

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Dobbiamo ammetterlo, ci manca Alber Elbaz con la sua esuberanza, il suo uso del colore, la scelta di tessuti e tagli avventurosi per Lanvin. La linea primavera estate 2018 della maison francese torna ad una misura che mancava da questa passerella ai tempi d’oro di Elbaz.

Non è necessariamente un male, la linea è bella, i tagli accurati, la ricerca sempre interessante eppure ci manca quel guizzo creativo. Olivier Lapidus ha preso il posto di Bouchra Jarrar da cui ci aspettavamo grandi cose ma che ha firmato solo due collezioni.

Dobbiamo dargli tempo di ambientarsi e sbrigliare la propria creatività perché possa dare un tocco più personale alla linea? È stato assunto solo in Agosto e ha avuto pochissime settimane per mettere insieme una collezione. Alla luce di questo dato assume tutt’altro senso quello che vediamo in passerella.

C’è un ritorno all’abitino nero e al completo con pantaloni, grandi classici che si prestano al tocco sartoriale e a qualche rivisitazione restando comunque pezzi facili da lavorare e da indossare. L’approccio è minimalista anche quando si osa un po’ di più con colore e stampe lasciando da parte il nero.

Foto da Vogue

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