Per la primavera-estate 2025, la Fondation Louis Vuitton affida le chiavi di casa a David Hockney. L’artista britannico, tra i più influenti degli ultimi decenni, occuperà l’intero edificio con una mostra monumentale: oltre 400 opere dal 1955 al 2025, tra dipinti, disegni, lavori digitali e installazioni immersive. Il titolo è 25, come gli anni su cui si concentra l’allestimento, curato in prima persona da Hockney insieme a Jean-Pierre Gonçalves de Lima.
Il percorso parte dagli iconici lavori californiani – piscine incluse – ma si sviluppa soprattutto attorno alla produzione più recente, tra Yorkshire, Normandia e Londra. I paesaggi stagionali, i ritratti digitali, i fiori incorniciati in schermo: tutto racconta l’urgenza di osservare e sperimentare. Hockney si muove con naturalezza tra tecniche classiche e nuovi media, in costante evoluzione.
Tra le sezioni più attese la serie 220 for 2020 realizzata interamente su iPad in Normandia, i ritratti di amici e fiori, le citazioni pittoriche che vanno da Van Gogh a Fra Angelico, fino al gran finale immersivo con una scenografia d’opera firmata da 59 Studio. E poi l’ultimo Hockney, quello enigmatico, ispirato da Munch e Blake, che lavora sulla soglia tra spiritualità, memoria e visione.
La mostra sarà visitabile dal 9 aprile al 31 agosto 2025, ma non è solo una retrospettiva: è un viaggio dentro l’immaginario di un artista che non ha mai smesso di reinventarsi. E che, anche alla soglia dei novant’anni, continua a dipingere.
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