Maria Grazia Chiuri chiude il suo ciclo creativo da Dior con un’altra dichiarazione potente. Per la campagna Pre-Fall 2025, ambientata nei giardini del Tempio Toji di Kyoto, la direttrice creativa uscente sceglie di nuovo lo sguardo di una donna per raccontare il suo lavoro. Questa volta si affida a Yuriko Takagi, fotografa giapponese capace di trasformare ogni scatto in un frammento poetico sospeso nel tempo.
Non è la prima volta che Chiuri costruisce un racconto visivo al femminile. Fin dalla sua prima stagione in Dior, nel 2017, ha chiamato a raccolta una costellazione di talenti: da Brigitte Lacombe a Paola Mattioli, da Collier Schorr a Sarah Jones, tutte accomunate da uno sguardo consapevole e preciso, capace di dare voce alle collezioni in modo intimo e radicale. Una scelta che non è solo estetica, ma anche politica.
Nelle immagini della nuova campagna, tutto è ovattato e meditato. Claudia Campana, Dru Campbell, Hanaka Hori, Mika Schneider e Rinno Ogahara si muovono tra set minimali e atmosfere lattiginose, in una danza silenziosa che richiama gesti quotidiani, filtrati da una lente quasi onirica. L’abito diventa gesto, il corpo diventa calligrafia, la moda torna a essere rito.
È una chiusura che suona come un haiku visivo: pochi elementi e una grande intensità. Con Yuriko Takagi, Maria Grazia Chiuri firma un addio coerente alla sua visione per Dior — un manifesto di bellezza quieta, di presenza silenziosa e di continuità femminile.
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