Curvy Diva

Della genetica, del tamburo e dell’asino…

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Io ero una bambina fortunata, di quelle che vincevano spesso tombole, riffe e concorsi. Maritino era un bambino uno col pallino degli affari, di quelli che comunicavano entusiasti alla mamma di aver chiuso l’affare della propria vita scambiando la propria macchina Burago lusso 1:200 con un anello di plastica con ologramma di Topolino, direttamente proveniente dai pacchetti di patatine anni ’70.

La mela non cade mai lontano dall’albero.  Con una foto-storia e qualche dettaglio vi racconto perché…

FashionBoy partecipa ad un magnifico KidzBingo, la tombola dei bambini, insieme a decine e decine di altri piccoli giocatori e alle loro accanite famiglie.
Il premio principale è un Yeeore, il celebre asinello dalla voce greve amico di Winnie The Pooh, sotto forma di peluche gigante. Ovviamente, di un valore altissimo.
Per la cinquina è invece a disposizione una molto più modesta batteria Bontempi con grancassa, due tamburi, piatto e bacchette.
Non avendo praticamente mai sopportato nè giocato con i peluche in tutta la sua vita, per FashionBoy ovviamente era questo il premio per cui combattere e cerchiare tutti i numerini. Quando è andata via con la cinquina, con le spallucce abbassate e le orecchie peste, la piccola tentata rockstar ha preso la via di casa, in preda alla delusione.

Ma poi, colpo di scena: proprio sulla porta, l’ultimo numero esce e il Bingo è servito. Yeeore è vinto!

La soddisfazione è inesistente, perché la succulenta batteria è stata comunque vinta da un altro bimbo.
Così, io che di solito recupero anche i 50ini con gli sconti sui preparati per cappuccino, ho dovuto combattere per scambiare il suo premio con uno della metà del valore: questo è karma.
Mi ci sono voluti quattro andirivieni da e per l’infopoint per convincere gli animatori a scambiare il costosissimo peluche con la chiassosissima batteria. Alla fine ci sono riuscita, e i concertini sono ormai all’ordine del giorno.
D’altronde: la felicità sul volto del tuo bambino che stringe orgoglioso il paccotto con la batteria, non ha prezzo.
Per tutto il resto, c’è mamma…

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In this picture:
1st – Felpa Napapiri, hairband Burberry’s
3rd – Shirt H&M
6st – Scarpe: classiche basse Petit Bateau

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12 commenti to "Della genetica, del tamburo e dell’asino…"

  1. Gianna ha detto:

    Che bello il peluche!!!!!!! Bellissimi anche gli altri giochi, forse diventerà un musicista 🙂

  2. Moira ha detto:

    Che bella cosa giocare con il proprio figlio!

  3. Ada ha detto:

    La batteria la voglio anche io!!!! Vabbè sono un po’ cresciutella però adoro troppo i giochi musicali! 🙂

  4. Mary ha detto:

    Vedi, quando i geni sono la nostra fortuna! 🙂

  5. Pia ha detto:

    Beh, auguri… il peluche almeno era un gioco decisamente più silenzioso

  6. Ginevra ha detto:

    Che carina la foto di tuo figlio alla batteria e di te alla pianola, davvero un bel duetto deve essere stato!

  7. Lory ha detto:

    Io pure avrei preferito la batteria almeno ci puoi fare qualcosa!!!!!

  8. Sarita ha detto:

    Io li avrei voluti entrambi!!!!!

  9. Dido ha detto:

    Il peluche è troppo bello!!!!!

  10. Star ha detto:

    A tutta musicaaaaaaaa!!!!

  11. Juice ha detto:

    Una famiglia di suonatori!

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