Womanlifestyle

Allattamento al seno, la mia esperienza

allattamento-al-senoLa settimana che va dal 2 al 9 ottobre è stata la Settimana Dell’ Allattamento 2016 ed è stato proprio in quei giorni, venerdì 7 per l’ esattezza, che si è chiusa la nostra esperienza con l’ allattamento esclusivo.

Prima di spiegarvi le ragioni che mi hanno spinta a scegliere di alimentare mia figlia con un’ integrazione di latte in formula lasciatemi fare una premessa.

Prima che Emma venisse al mondo ero convinta che non sarei riuscita affatto ad allattare, avevo una sorta di “blocco psicologico” durato fino al momento in cui ho stretto la mia piccola tra le braccia. Non mi andava di doverlo fare in pubblico (cosa che, poi, non ho fatto), ma soprattutto vedevo l’allattamento come un atto primordiale e del tutto superfluo. Mi sbagliavo di grosso…

Quando ho stretto quel piccolo esserino dai capelli neri tra le braccia, la mia missione è stata chiara: avrei dovuto provvedere a sfamarla! Non mi sono posta obiettivi, non ho fissato scadenze, ma ho semplicemente lasciato che la natura e la mia bambina mi insegnassero ad essere madre e nutrice.allattamento-al-seno-in-pubblico

Per fortuna nel reparto di neonatolgia di Crotone ho trovato persone splendide, pronte ad aiutarmi con tanta pazienza. Ci hanno aiutate a trovare “l’attacco” perfetto e, in maniera del tutto naturale, Emma ha iniziato a nutrirsi spiegandomi, senza parlare, che l’ allattamento al seno è un’ esperienza gratificante, emozionante e bellissima.

Non ho avuto ragadi, non ho combattuto contro ingorghi, ostruzioni o mastiti: è andato tutto liscio come l’ olio ed io mi sono sentita invincibile, ma soprattutto fortunata per poter condividere con mia figlia un momento così magico.latte-artificiale

 

L’idillio, però, è durato troppo poco: dopo un primo mese costellato di ansie e paure, Emma, cresciuta di ben 800g, è diventata insaziabile e metteva su sempre meno peso. Avevo studiato al questione degli “scatti di crescita” e, da mammina scrupolosa ed attenta (aka ansiosa), ho tentato di non lasciarmi prendere dal panico, assecondando le richieste di mia figlia che, di giorno in giorno, avevano pause sempre più brevi l’ una dall’ altra.

Tra pianti (miei e suoi), nervosismo e nuove ansie alla fine ho capito che il problema era una quantità di latte molto scarsa e che non tutte le mamme riescono a passare incolumi l’ ostacolo degli scatti di crescita: per alcune il latte scarseggia, c’è poco da fare!

Dopo giorni di crisi esistenziale e rifiuto categorico di darle un’ aggiunta, alla fine ho dovuto cedere ed ho acquistato il latte artificiale. Oggi Emma è una bimba più serena, sazia e rilassata e lo è anche la sua mamma che, comunque, l’ allatta al seno un paio di volte al giorno.

Raccontatemi pure le vostre esperienze con l’ allattamento, sono molto interessata all’ argomento e mi piacerebbe discuterne con voi.


Lascia un commento

I più letti del mese

I più commentati