Un modello storico e un artista non convenzionale quando si incontrano danno vita a qualcosa di unico: ecco le Nike Air Max 97 SK. Le ha rivisitate da Skepta, artista anglo-nigeriano che ha interpretato in chiave personale una scarpa entrata nella leggenda.

Lo ha fatto ispirandosi a Essaouira, una città sulle coste del Marocco che le rockstar amarono molto negli anni Sessanta. Il Marocco è la seconda casa dell’artista che vive quella terra lasciandosi intridere dalle sue storie, dai suoi colori vividi, dai suoni che ne riempiono l’aria.

Sono gli stessi colori che, perfettamente sintetizzati, si ritrovano sulle nuove scarpe firmate da Skepta, che commenta così questa nuova avventura creativa:

“Sono molto fortunato, mi è stata data la possibilità di girare il mondo per fare il mio lavoro. Dopo essere stato in tour per tanto tempo avevo bisogno di quiete. Ho trovato il Marocco, era perfetto. Lì ho trovato la pace che cercavo. Mi piacciono l’architettura, i colori pastello, i taxi, il fatto che puoi entrare in un piccolo souq, aprire una porta e trovarti in un nuovo mondo del tutto inaspettato.”

Prima tappa a Marrakech, dunque ci si sposta a Essaouira alla ricerca di quella particolare atmosfera che poi, trasformata in un pattern cromatico, è diventata il cuore del nuovo modello. Una Air Max fu anche la prima scarpa che l’artista comprò da ragazzino mettendo da parte i propri risparmi, era dunque la scelta perfetta.

“Mi ricordo che da bambino, quando andavo a letto, mettevo le Air Max in un posto preciso: dove potevo vederle bene anche una volta coricato. E il colore, sembrava quasi olio, cambiava da un verde quasi alieno ad un burgundy scuro che poi diventava chiaro.”