Il suo nome è Pasini e per una volta una borsa non porta il nome di una donna, cosa ben strana di questi tempi, vero? È di Jil Sander che ha badato più alla sostanza che al nome, effettivamente poco fascinoso.
Si tratta di una borsa che per molti versi riprende una delle tendenze dominanti, che vuole borse capienti di forma trapezoidale, con “ali” laterali aperte e spesso in colore differente. Qui, come in altri casi, le ali si colorano a contrasto.
Si differenziano anche nel materiale per sottolineare l’alternanza di texture e cromie. La capienza rimane generosa ma le dimensioni della borsa sono volutamente compatte e semirigide. Ci piace. E a voi?
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