Qualche anno fa erano già apparse, chi se le ricorda? Ora tornano sulle scene e sembra proprio che il trend stia dilagando. Di nuovo. Parliamo delle borse ad effetto sacchetto del pranzo che però anziché in carta si declinano in pelle.
È la variante lussuosa del sacchetto fatto e finito, con tanto di orlo arrotolato su se stesso. Ma anziché contenere il panino per la pausa pranzo o lo spuntino per la merenda contiene tutto quel che metteremmo in borsa. Nella nostra borsa personale, insomma.
Perché di borse si tratta, a tutti gli effetti, nonostante un’aria così insolita. Tra gli ultimi designer ad aver colto lo spunto rilanciando la lunch bag in pelle c’è Alexander Wang che la declina pure in satin e a tinte forti, dall’oro allo smeraldo.
Si fanno notare le proposte di Simon Miller, in tante dimensioni e colori e persino stampate. Ma tutto risale a origini ben più lontane quando la prima borsa a sacchetto di carta fu disegnata da Beth Goodman per il marchio Marie Turnor. Si chiamava Lunch Clutch. Era il 2009.