Perché ci piace tanto la Rejane di Moynat

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In casa Moynat i classici abbondano, quasi tutte le sue creazioni possono ascriversi a buon diritto a questa categoria ma alcune un po’ più di altre. Come la Rejane di cui vogliamo parlarvi oggi e che affonda le sue radici niente meno che nell’anno 1903. Se non è un classico questo…

La borsetta dall’aria super chic ed elegante si ispira decisamente all’Art Deco per i suoi dettagli, dalla struttura della borsa stessa con i profili accuratamente studiati fino alla chiusura in metallo dalla sagoma originale.

La borsa è stata la prima creazione di Pauline Moynat e si ispirava all’attrice Gabrielle Rejane da cui ha preso il suo nome. Di recente l’ha recuperata dagli archivi il nuovo direttore creativo Ramesh Nair che ha voluto riproporre le sue elegantissime curve in una chiave più piccina.

Si declina in molti materiali diversi, dalla pelle Taurillon Blush resistente ai graffi alla lucidissima pelle Box effetto vernice senza dimenticare varianti più pregiate ed esotiche come il coccodrillo. O, per la primavera estate 2020, qualche inedita declinazione bicolore.

Le taglie disponibili del modello classico sono tre: la Rejane BB misura 20 centimetri per 15, la più recente Rejane 23 che prende il posto della MM misura 23 centimetri per 16.5 mentre la taglia PM sale fino a 26 centimetri per 18.5.

Esiste anche una insolita Rejane Saddle che si avvicina più a una massenger bag con dimensioni generose da 29 centimetri per 27. E per chi desidera indossarla di sera? Ci sono le varianti più chic: la clutch Rejane Opera e la tracollina con catenella Rejane Evening.

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