Non avrei mai creduto di dover mai vedere il giorno in cui anche il simbolo per eccellenza della scarpa agli antipodi dello stiletto, la Dr. Martens, avrebbe ceduto al fascino del tacco. Ma quel giorno è arrivato ed è con un misto di incredulità e stupore che guardo queste calzature dall’aria cattiva vagamente addomestica dalle varianti in colori accesi e dalle personalizzazioni a cui varie generazioni le hanno sottoposte.
Dopo il ritorno in passerella da Yamamoto ci aspettavamo un revival degli anfibi più famosi ma chi immaginava una loro versione high-heeled? Il tacco è in legno, la suola in gomma e hanno persino un piccolo plateau sulla parte anteriore della suola (decisamente poco convincente). Conquisteranno le ragazzine di oggi come avevano conquistato quelle di un decennio fa o verranno archiviate come esempio di tentato recycling miseramente fallito?
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