Non sono una fan di Cesare Paciotti né del serpente e delle punte indecise, un po’ squadrate, come mostrano queste scarpe riprese però dalla parte posteriore, che è il vero punto di forza di queste creazioni, insieme al bel tono di rosso.
Mi concentrerei sul tacco: metallico, dritto come un chiodo, lavorato nella sua parte terminale sotto il tallone, che sembra accogliere come in una coppa, scegliendo le tonalità dell’oro lucido e volute barocche che evocano una colonna o le decorazioni secentesche di palazzi nobiliari.
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