La décolleté travestita di Lanvin

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Lanvin ankle boot ai 2010

C’è chi sostiene che Lanvin anziché guadagnare abbia perso un po’ del suo smalto con la collaborazione firmata insieme ad H&M ma proviamo a tralasciare i ricordi di quella lunghissima e snervante attesa e la parziale e in qualche caso totale delusione per giudicare questi ankle boot dalla doppia anima, perché si chiudono da una parte e si aprono dall’altra, lasciando intuire una décolleté.

C’è lo stiletto sottile e metallico leggermente arcuato che non si ci aspetta sotto uno stivaletto di queste proporzioni, più armonico su un tacco appena più massiccio. C’è poi una nuance altrettanto metallica, ma solo nella sfumatura di colore e non nella finitura.

Scarpe Lanvin ai 2010

C’è un platform e c’è la punta, nuovamente accolta dagli stilisti al di là di ogni timido tentativo di recupero, ma qui riveduta e corretta. Restano a metà fra la convinzione e lo scetticismo, come si guardassero allo specchio: a metà fra scarpa e stivale, fra classico e sperimentale.

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