Infradito o mules? Luxor di Gianvito Rossi

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Con un nome così cosa puoi aspettarti se non sandali che sarebbero piaciuto persino a Cleopatra in persona? Li firma Gianvito Rossi – e chi altri mai? – e sono al tempo stesso classici e trendy, appariscenti ma non troppo. L’equilibrio perfetto che solo Rossi è in grado di creare.

Il modello di partenza è quello dell’infadito e di fatto questo rimane la scarpa, pur rivisitata in molti modi. A cominciare dalla linea delle mules perché in luogo dell’infradito flat classico si opta per il sandalo con tacco. Piccolo, mai eccessivo.

Sono i listini multipli e affollati ad attirare tutta l’attenzione. Per cominciare sono tanti, appunto, e per di più si ricoprono qua e là con piccole perline di metallo color oro a dare luce e movimento. Non si può certo dire che non siano scarpe dall’aria dinamica.

Tutto si declina in nero, essenziale al massimo, perché ci pensano il movimento dei listini e il bagliore delle perline a dare un tocco vivace al modello di per sé così basico. Bisognerà abituarsi di nuovo a portare le infradito, però.

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