Mules Baia di Jimmy Choo

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Si chiamano Baia e il nome è quanto mai azzeccato perché sembrano proprio ispirarsi alle acque placide di una baia al tramonto, quando l’acqua diventa scura e si confonde con il cielo che va annottando. Sono di Jimmy Choo ed è di sandali che parliamo. Qualcosa in cui eccelle, non c’è che dire.

Stavolta a sorpresa abbiamo scelto una variante meno consueta del sandalo Jimmy Choo per eccellenza: qui niente cristalli, glitter, tacchi a spillo ma un’aria più retro, un po’ anni Sessanta, con finitura in suede e tacco a colonna solido. Sono né più né meno che mules, il modello chiave di stagione.

Con la loro fascia ultra-coprente si avvicinano al modello del sandal boot ma la parte posteriore aperta si affretta a smentire questa deriva. Sono e restano sabot, aperti in punta per di più. E li metti proprio con tutto, di giorno e di sera, nonostante il tacco altissimo che arriva a 10 cm (ma resta ultra comodo).

L’unico dettaglio che interrompe l’uniformità del suede nero è la sigla della maison che da qualche stagione si è ridotta a un minimo logo con le due lettere chiave, JC, riportato in oro sul lato della scarpa a statuirne l’appartenenza.

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