Odio sentirmi stupida. Ed odio pensare che la mia stessa sensazione sia condivisa da tante altre donne, accomunate dalla curiosità nei confronti di un libro che ha venduto 30 milioni di copie in un mondo in cui spesso ci si sofferma al massimo sui 140 caratteri di un twitt.
Ma, purtroppo, la sensazione è quella, dopo aver abusato della mia pazienza nei confronti di una narrazione terrificante nei tre capitoli della saga del momento, recensita dalle mie colleghe in ogni dove.
50 sfumature di banalità. E più di un perché…
Ho letto il primo volume per innata curiosità. Da ingegnere gestionale, so quanto il marketing sia la componente principale di un successo clamoroso come questo: mi compiaccio con chi ha creato il “caso” Christian Grey, molto meno a chi ha creato il personaggio vero e proprio, protagonista con la giovane Ana Steele – mai letto nome più cacofonico – di un libro dalle aspirazioni sadomaso.
Ho letto il secondo volume perchè il primo resta senza finale.
Pure essendo il tratto che ho preferito, in realtà il libro è privo di una qualsiasi trama: é la solita maratona di sesso dei protagonisti, alla fine sempre noiosamente uguale a se stessa, in cui sembra che per chiamarsi per nome i due necessitino sempre e comunque di un orgasmo.
Il terzo libro è improponibile. Sembra di essere guardoni nella vita di una coppia di neo-sposini ricchi e immamorati, se si escludono i maldestri colpi del cattivo di turno, liquidato in 20 righe, peraltro con una suspense pari all’attesa per l’annuncio del terzo classificato allo Zecchino d’Oro.
I contorni thriller sembrano provenire da un test di scrittura creativa della scuola media, con i “cattivi” Leila e Jack totalmente fuori fuoco, decontestualizzati, scontati e privi di alcun mordente, come del resto tutti i personaggi minori. Perfino quella che dovrebbe facilmente intrigare, la Mrs Robinson dominatrice bionda, più che una famme fatale sembra un’adolescente indisposta, tutta messaggini e scenate.
E veniamo al succo. Il sesso estremo, grande protagonista del tam-tam mediatico legato ai romanzi di E. L. James. Nel primo libro la stanza delle torture promette chissà quali stranezze erotiche. Alla fine, nulla di proibito o di veramente sensuale: noioso sesso da romanzetto Harmony Passion, da un contorno un po’ più vivace rispetto al talamo nuziale, sì, ma nemmeno poi tanto.
Chi si è fatto forza e non ha letto le 50 sfumature, può consolarsi aspettando la trasposizione cinematografica, sui cui protagonisti si scommette già da molto tempo.
Il mio Christian Grey è senza dubbio il ladro gentiluomo di White Collar, Matt Bomer, nonostante in realtà sia gay. Ana Steele? Se deve essere un blockbuster, che blockbuster sia, e scegliamo una delle tante magroline tutte occhioni alla Kristen Stewart. Mrs Robinson, una bionda 50enne strepitosa. Ad Hollywood c’è solo lei e poi il nulla: Sharon Stone.
Tutti ne parlano, tanti li criticano, molte li apprezzano. Ma non degrada necessariamente verso il gusto e la qualità, quello che sfuma tra le trovate pubblicitarie un bravo copywriter.
In this picture:
Samsung Galaxy Tab .10
Chiffon sarong
Io nn lo leggerò. Già troppe volte i libri alla moda mi hanno fregata, stavolta ho dato ascolto a chi me ne ha parlato male. Ma poi basta che si parli un po’ di sesso e tutti ad appizzare occhi e orecchi, ma basta! Ma fatelo invece di leggerlo! Occhio al bondage però, fatelo con cautela, potrebbe essere pericoloso! 🙂
Pure io sono del partito: ne posso fare anche a meno. Poi quando ho letto su twitter che tutte ste pseudo vip lo stavano leggendo, mi sono convinta ancora di più a non comprarlo! 🙂
Uno dei libri peggio scritti nella storia della letturatura mondiale, davvero stucchevole. Ho persino rivalutato Melissa P. e ce ne vuole!
Mo ci stanno pure quelle di nero e quelle di rosso… ma per piacere!!!!!!!
Sì infatti, ma basta!
I casi letterari mi fanno sempre un po’ pensare, sti libri nazional popolari mi fanno rabbrividire!
Io non perdo nemmeno tempo a leggerlo!
Non pervenuto nella mia libreria 🙂
nemmeno nella mia!!!!!
Io l’ho letto e secondo me è scritto malissimo
Non ho letto il libro e sinceramente nn credo che lo farò, però nella vita mai dire mai 🙂
L’ho letto, pesno sempre che i soldi spesi in libri siano soldi spesi bene, in questo caso però mi sono dovuta ricredere
No comment, un libro inutile
Io l’ho letto e mi è piaciuto, mi devo vergognare?
assolutamente no, però obiettivamente nn è che sia un capolavoro della letteratura, insomma, un bel prodtto commerciale che attira ma nulla di più secondo me!
quotissimo!!!
Un libro inutile!!!
d’accordissimo con te!!!!
Non saprei, nel senso che non l’ho letto, però prendo nota di quello che scrive Curvy Diva e focalizzo la mia attenzione su altri libri, che già trovare il tempo di leggere è un’impresa, non posso mica perderlo con un libro che, a quanto pare, lascia il tempo che trova
Ne parlano tutti talmente tanto male che mi è venuta la curiosità di leggerlo!!!!
sì infatti, ormai ha incuriosito anche me
Penso sempre che i soldi spesi in libri non siano mai soldi sprecati, ma in questo caso mi rimangio tutto!
Un libro davvero inutile e ahimè l’ho pure letto, ho la scusante che mi trovavo al mare, sotto all’ombrellone, come dal parrucchiere, certe letture sono giustificate no? 😉