Si chiama Ghost perché quasi non si vede e se ne percepisce la sottile presenza solo grazie alla consistenza data dal colore dal momento che è una borsa sottilissima, discreta, iper-semplice nelle linee. È di Chloè e ci piace parecchio.
Nessuna innovazione né forme particolarmente originali, piuttosto la rivisitazione di un modello classico, la busta in pelle lineare e minimale. Qui si colora di rosa in doppia sfumatura, si fa sofisticata quanto elementare. Si aggiunge una tracolla et voilà, la bodybag perfetta.