Le Crocs: se è vero che l’importante è far parlare di sè, nel bene o nel male, queste bizzarre calzature hanno centrato in pieno l’obiettivo, piazzandosi, in pochi mesi, ai primi posti della hit parade delle scarpe più discusse di sempre. Conversazioni e articoli che le riguardano, sono soliti demolirle: sono ridicole senza ritegno, in grado in un sol colpo di rendere più tozza la caviglia, più grosso il polpaccio e più goffo il piede; come se non bastasse, non sono nemmeno tanto economiche: costano più di un paio di infradito di rinomati marchi spiaggiaioli come Havaianas, Quicksilver, Billabong e poco meno di miti estivi vecchi e nuovi come le All Star o le ballerine burlesque sempre della Converse.
Eppure, nonostante il disprezzo collettivo, ce le hanno tutti, nei luoghi di villeggiatura come in città. Se c’è una ragione (oltre alle 10 che suggerisce il produttore) per cui le Crocs sono sui piedi e sulla bocca di tutti, questa va forse cercata nel loro essere figlie del grande ritorno degli anni ’80, che ha riportato in auge senza ritegno i capi e i marchi più improbabili – Espadrillas, Best Company, ora persino El Charro. In quest’ottica, le Crocs semplicemente vanno oltre, essendo ancora più anni ’80 di ciò che davvero proviene dagli anni ’80. Per questo, non potevano finire così, dimenticate nel cassetto del cambio stagione insieme ai costumi da bagno e ai parei. Le Crocs non potevano essere soltanto un amore estivo.
Così, come sulle passerelle delle collezioni A/I 2007 restano i leggings, gli accessori in vernice e i colori fluo, ai nostri piedi restano le Crocs, che si rivestono ulteriormente di ridicolo – ce n’era bisogno? – nella forma di una terribile finta pelliccia bianca. Eccole qui, sfacciatamente antiestetiche al punto di rendere ingiustificata le istanze di comodità e praticità che parzialmente giustificavano il modello estivo. Solo per chi ha davvero coraggio, o è davvero avanti.
Da: Manolo’s Shoe Blog
Foto da: Manolo’s Shoe Blog
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