La caduta da Chanel

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Chanel Haute Couture

Una caduta ogni tanto, sulle passerelle, è fisiologica. Ci fa sentire meno imperfette, se anche le modelle sono in atmosfera protetta, cioè non devono correre dietro agli impegni quotidiani, non c’è traffico attraverso cui giocare a slalom e mancano i sampietrini. Certo a volte le passerelle sono costellate di ben altro, spesso scivolosissimo, come petali, terriccio, superfici a specchio viscide come ghiaccio.

Se però le cadute sono dovute a tacchi dalle altezze non solo vertiginose, ma umanamente esagerate, c’è da aver compassione di queste povere ragazze costrette a falcate sicure su trampoli che della sicurezza non conoscono il significato. Dopo i clamorosi scivoloni della sfilata di Prada della scorsa stagione, quest’anno – almeno per il momento – il primato spetta a Chanel Haute Couture.

Nessun danno, pare, alla modella, che anzi ha ottenuto tutti per sé scatti e riflettori: si chiama Alexandra Tomlinson e la sua caduta è stata evitata grazie al salvifico braccio di uno spettatore in prima fila, che l’ha afferrata prima che rovinasse giù dal catwalk. Indossare un paio di scarpe Chanel varrà bene il rischio di una scivolata: rigoroso il bianco e nero, sdrammatizzato dall’alto platform e dal gioco di texture lucido/opaco. Minimale il modello, ma di grande effetto.

Foto da NYmag

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