Ci è noto soprattutto per i suoi fiocchi, i charm leziosi, i colori accesi, le linee giocose Lanvin che qui ci stupisce con un paio di sandali che si oserebbe attribuire più facilmente a Balenciaga che non alla maison francese che generalmente assume un mood piuttosto lontano dal genere futuristico suggerito da queste scarpe.
Il tacco dà l’illusione ottica della sua assenza, ricordato solo da una sottile striscia metallica che da sola non sarebbe in grado di sorreggere la struttura della calzatura: c’è del plexi a costituire una zeppa che si assume il compito di sostenere il piede avvolto nell’impalcatura vagamente bondage e con un tocco industrial.
Il platform è il dettaglio meno convincente mentre la parte superiore non lascia spazio a troppa fantasia, allineandosi alla tendenza dei sandali coprenti, ma è l’insieme che è capace di essere abbastanza deciso, sebbene un po’ insolito per Lanvin.
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