Da qualche stagione il sandalo nudo si riaffacciava timidamente, sovrastato dalla possanza del sandal boot che aveva dominato a lungo le scene della moda. Poi arrivò il sandalo Nudist di Stuart Weitzman e improvvisamente tutto cambiò.
Sembra l’inizio di una vecchia storia ma parliamo di un fenomeno esploso solo di recente, con la complicità della tendenza che si afferma via via fino ad acclararsi. Indubbiamente le maison hanno la loro parte in questo processo perché se interpretano con successo lo spunto la propria creazione diventa simbolica di tutto il trend, di un intero periodo.
Possiamo dire che Weitzman c’è riuscito e lo ha fatto sintetizzando tutti gli elementi chiave di una tendenza tornata dagli anni Novanta facendoli convergere nel suo essenziale ma elegantissimo modello che ha rinnovato il sandalo minimal per eccellenza.
Le celebrità lo hanno indossato in massa scegliendolo subito come nuovo sandalo prediletto, imprescindibile sui tappeti rossi. Immaginiamo la sua massiccia presenza anche sull’ormai imminente red carpet degli Oscar 2016.
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