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Review | Base ombretto Avon

AvonBuongiorno a tutte, finalmente il periodo di lavoro intenso che mi ha tenuto compagnia nell’ultima settimana sembra esser terminato ed io posso dedicami completamente- o quasi- alla mia Vanity Case riprendendo in mano le redini della situazione proprio lì dove avevo lasciato.

Nel post dedicato alla mia Make Up routine vi avevo promesso alcune review ed ora eccomi qui per chiacchierare con voi di un prodotto dapprima disdegnato, ma ora rivalutato.

Mi riferisco al primer occhi di Avon che mi avete visto usare nei post addietro e che, lo ammetto, non mi ha entusiasmata pur non essendo il “peggior” primer esistente in commercio (Il peggiore fin’ora provato, infatti, resta lo Shadow Insurance di Too Faced come vi ho già detto in questo video).

Avon2

 Scheda prodotto:

 Contenuto in una pratica jar in vetro robusto e resistente, questo primer ha una texture cremosa, ma dal finish lievemente cipriato, si stende facilmente e regala alla palpebra un colorito omogeneo mimetizzando capillari e rossori tipici di quella zona.

Le prime volte ho avuto un po’ di difficoltà nello sfumare gli ombretti, ma è bastato prenderci la mano e dopo un paio di applicazioni il problema è stato superato.

 Prezzo: pagato 5 Euro, ma non saprei dire se si trattasse di un prezzo promozionale o di quello finale.

Review-Primer-Avon

La mia opinione:

Ho acquistato questo prodotto lo scorso aprile, il brand Avon non è tra i miei preferiti, ma non posso negare che alcuni prodotti siano realmente validi(la matita Glimmer Stick è la mia preferita, la uso dal 2007 e non l’ho più cambiata).

Parto con una piccola premessa: ho la pelle mista e di conseguenza anche le palpebre lievemente oleose di conseguenza per arrivare a fine serata con make up perfetto ho bisogno di una base da ombretto che sia ottima senza mezze misure.

Questa di Avon in effetti non è ottima, ma discreta, assicura all’ombretto una media tenuta, ma per far bene il suo lavoro richiede l’applicazione di una buona dose e non è esclusa la “trasformazione” delle sfumature in una macchia di ombretto generica ed indefinita.

In foto ho voluto mostrarvi il Prima e Dopo, tenete conto che tra la prima e la seconda immagine ci sono almeno 8/9 ore di differenza.

Come vedete il make up ha retto, ma ci sono zone in cui l’ombretto non è “perfetto” visibili sopratutto nelle zone chiare.

A chi lo consiglio? A chi non ha la pelle problematica come la mia, ma anche a chi sa di non dover trascorrere fuori casa più di 3/ 4 ore. Un prodotto, dunque, valido per andare a scuola o in ufficio, ma che non vi permette di arrivare alla sera in condizioni tali da poter uscire senza ritocchi.

Insomma se nella vostra città avete a disposizione altri brand low cost a cui attingere- Kiko ed Essence solo per citarne alcuni- ripiegate pure su quelli.

Lo ricomprerò? No.

Perché lo sto usando? In genere ho l’abitudine di terminare i prodotti che acquisto.

Voto: 6

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