L’Uomo Vogue chiude

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Mentre nascono giornalmente nuove testate, sia online che cartacee, ci sono titoli storici destinati a concludere la loro storia. È il caso di L’Uomo Vogue, la versione al maschile di Vogue Italia che chiude i battenti.

La notizia è stata confermata da Condé Nast, l’editore della rivista, che ha scelto di focalizzarsi unicamente sul magazine femminile e di sviluppare maggiormente l’aspetto digitale delle pubblicazioni, chiudendo di fatto un titolo che ha scritto la storia della moda maschile in Italia.

Sulle copertine di L’Uomo Vogue hanno posato personaggi famosi come Steven Spielberg, Michael Jackson e Brad Pitt, per citarne solo alcuni, ma più di recente persino Lady Gaga. Il nuovo direttore editoriale Emanuele Farneti, che ha preso le redini di Vogue dopo la scomparsa di Franca Sozzani, ha spiegato i motivi della scelta:

“L’errore più grande in un momento di grandi cambiamenti è evitare di prendere decisioni. La nostra visione è semplice: puntiamo sullo sviluppo del digitale e selezioniamo le pubblicazioni per concentrarci sui marchi più forti. Ovviamente ciò implica prendere decisioni difficili ma necessarie.”

Si vuole insomma puntare tutto su un titolo che funziona da grande aggregatore di lettori catalizzando su Vogue Italia l’intero pubblico e lasciando che sia solo GQ il titolo di riferimento per la moda maschile in Italia, in mancanza di un’edizione italiana di Esquire, il più grande concorrente sul mercato. Strategie editoriali, certo, ma a noi dispiace un po’ l’idea che L’Uomo Vogue chiuda.

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