La tracolla Valentino tra borchie e pvc

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Il pvc ha riconquistato spazio, prima solo sulle scarpe e dopo anche sulle borse, lo testimoniano gli zainetti di Chanel, lo confermano le tracolle di Valentino. Rivisitando lo spunto classico della tracollina Rockstud con catenella, la maison ha voluto sperimentare con il materiale del momento.

Al posto della pregiata e morbidissima pelle, qui si trova un materiale plastico trasparente che però non rinuncia né alla lavorazione matelassé né alla ricca punteggiatura di borchiette piramidali diventate simbolo della maison italiana.

La misura media ne fa una borsa molto pratica e versatile, più adatta che mai al giorno anche per la sua declinazione in pvc che la rende più frizzante e giocosa, perfetta da abbinare ad un abito leggero o ai jeans con una semplice camicia.

Le dimensioni della tracolla sono di 23 centimetri per 16 con uno spessore di 6.5, risulta quindi capiente ma non ingombrante. La metalleria è rifinita in platino anziché nel solito oro light e si rivela più adatto che mai alla trasparenza del pvc.

Il platino riveste sia tutte le borchiette che la chiusura e la catenella a cui si appende la borsa. È regolabile perché si possa portare a mano, a braccio o a spalla, persino a bandoliera, liberando le mani e diventando ancora più pratica.

Un tocco di pelle tuttavia c’è sempre. Un’ accortezza che dona lusso ad un accessorio declinato in un materiale non così nobile e al tempo stesso aggiunta strategica che nasconde ciò che vogliamo custodire lontano da occhi indiscreti, come le carte di credito.

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