Di Safa Sahin abbiamo scoperto quasi sempre proposte al limite della scultura, ben difficili da indossare nella vita reale e più adatte ad essere esposte in una vetrina come opere d’arte. Talvolta tuttavia il designer si lancia nell’ideazione di scarpe che, pur mantenendo la consueta originalità di forme, possono anche risultare inaspettatamente versatili.
Stavolta parliamo di un paio di sandali declinati in nero totale. Sul davanti le scarpe rispettano completamente il diktat attuale che vuole un ritorno al sandalo minimo, con unico listino sottile sulle dita e un cinturino alla caviglia. Vi si aggiunge un terzo cinturino a metà del dorso, per favorire la calzata più comoda.
È il retro a riservare le sorprese, che non sono poi così tanto sorprendenti per chi conosce già il lavoro dello stilista. Le forme si fanno plastiche, sembrano diventare addirittura fluide e sottostare a regole della materia molto particolari.
Il tacco è estremamente sinuoso e si collega ad una caviglia chiusa ma molto mobile, dinamica e per l’appunto dall’apparenza fluida, anche se decisamente solida. La finitura lucida rende tutto ancora più mosso.
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