Garbage Sweater, il maglione fatto di giubbotti antiproitettili

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Produciamo troppa immondizia, su questo non ci piove, e anche se proviamo a ridurre gli sprechi, limitare la plastica e riciclare più possibile ci sono sempre cose difficili da immaginare a nuova vita quando si conclude il suo ciclo. Come un giubbotto antiproiettili. Ti sei mai chiesto che fine fa?

Finisce nell’indifferenziato, essenzialmente. A meno che non ci metta le mani sopra Vollebak. È il nome dietro al progetto del Garbage Sweater, un maglione che già dal nome dichiara di cosa è fatto e quale sia il suo intento. Ecologico, naturalmente.

Trattandosi di un oggetto che non può essere né riciclato e né incenerito, che farne? Recuperarlo trasformandolo in un nuovo capo di abbigliamento, super funzionale, anche se certo non più antiproiettile.

Il risultato è un maglione che somiglia vagamente a un pile, è composto da una parte di fibre recuperate dal giubbotto antiproiettile e da una parte che proviene dalle tute antincendio dei pompieri.

Gli abiti protettivi scartati alla fine del loro ciclo di vita vengono tritati per estrane le fibre che sono poi lavate, miscelate e filate. Le proprietà ignifughe sono manenute e il magliore risulta anche caldo e comodo. Cinque le taglie, uno solo il colore, un verde oliva molto classico con profili chiari.

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