Se gli ibridi funzionano sempre bene nelle scarpe, non si può sempre dire lo stesso delle borse. Qualche volta la contaminazione conduce a risultati apprezzabili mentre più spesso si riduce ad un risultato che comunica tutta la sua incertezza. Come nel caso della Amy bag di Chloè, che rimane come incompiuta, almeno rispetto al resto delle collezioni della maison che sono celeberrime e amatissime per le linee pulite e concluse di ogni modello.
In questo caso si vuole giocare con il modello più semplice e funzionale della postina unendolo ad uno che è tra i più trendy del momento, il secchiello, un grande ritorno delle ultime stagioni e molto presente già anche nel low cost: aspettiamoci l’invasione.
Forse per questo Chloè ha voluto differenziarsi proponendo una borsa che non assume interamente l’aspetto del secchiello fatto e finito, considerando anche che l’ha portato già in passerella per l’autunno-inverno nella sua variante più classica in cuoio?
Certo non si può dire che si tratti di una brutta borsa, solo la meno convincente della grande famiglia che annovera tra i suoi componenti Paddington e Edith, Marcie e Paraty, Heloise, Elsie e Sally.
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