Sicurezza, tradizione, nessun colpo di scena ma il colorblocking ormai metabolizzato e che invero da Paul Smith era già di casa prima che si gridasse alla tendenza, ormai qualche stagione fa. Così va in scena la linea primavera-estate 2013 composta soprattutto da abiti leggeri, pantaloni corti alla caviglia o addirittura con la staffa – un ritorno temuto eppure inevitabilmente atteso.
La palette gioca con pochissimi colori ma combinandoli sempre insieme, per giustapposizione di pannelli cromatici o facendo ricorso alle righe che sono un grande classico per Paul Smith, addirittura un marchio di fabbrica, diremmo. La vita si alza, l’orlo delle gonne si allunga. Una sintesi di quanto può dirsi ormai accettato tra le novità delle ultime stagioni.
Foto da Style.com
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