Il lookbook a prima vista sembra uno come tanti, declinato sui toni naturali, aderente alle tendenze del momento, con qualche tocco di military, un riferimento coloniale, colori pacati e linee fluide predominano.
Ma basta un’occhiata più attenta per ritrovare nella collezione di Zara per la primavera-estate 2010 qualche clone più sfacciato del solito: ma non ce ne stupiamo… solitamente il marchio spagnolo si limita a interpretare gli spunti visti in passerella offrendo ai fan del low cost alternative alla portata di tutte le tasche.
Si ispira alle linee morbide delle gonne lunghe di Chloè e agli abitini coloniali di Celine, ripropone la camicia in denim vista anche da D&G e non manca neanche il bustier fiorito.
Ma questa volta esagera spingendosi un po’ più in là proponendo una tutina con stampa a gattini, che rimanda immediatamente alle stampe viste tra le creazioni di Miu Miu per la stessa stagione.
Chi può dire se andrà come andò quando Zara fu costretta a ritirare dai propri negozi i sandali borchiati copiati a Balmain? Le quotazioni su eBay dei pochi modelli che qualche fortunata era riuscita ad agguantare prima del provvedimento avevano raggiunto livelli spropositati.
Via Trendencias e Feber
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