Siamo diventati di plastica, facendo un oggetto del corpo umano…tirati a lucido, sfavillanti e manipolati. Di conseguenza, sono ritratto come colui che manipola, tira a lucido e dà forma. È esattamente quel che facciamo. Quel che fa l’industria della moda. Tom Ford
Dopo il caso Dolce & Gabbana, si alzerà un altro polverone sul mondo della moda per la decisione presa dall’ Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria in merito all’annuncio stampa che vedete nell’immagine relativo alla campagna pubblicitaria Tom Ford Eyewear Primavera Estate 2008. Il Comitato di Controllo dell’Istituto ha rilevato che l’annuncio pubblicato su “Amica” e “Vogue” di marzo 2008 e su “Io Donna“, data copertina 15 marzo 2008, è manifestamente contrario agli artt. 1, 9 e 10 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.
La pubblicità incriminata riporta in primo piano il viso di una donna con gli occhiali da sole che serra tra i denti il dito medio di una mano maschile protesa verso di lei. Secondo l’istituto, per il suo carattere marcatamente allusivo e provocatorio, il messaggio andrebbe “oltre i limiti accettabili in una comunicazione al grande pubblico quale quella pubblicitaria, non lasciando spazio all’immaginazione circa il suo doppio senso volgare, ponendosi in contrasto l’art. 9 del CA. La rappresentazione maliziosa risulta marcatamente volgare, tale da trascendere i limiti del semplice cattivo gusto e da urtare la sensibilità del pubblico dei destinatari”.
La provocazione è da sempre al centro dello stile Tom Ford e gli scatti di Terry Richardson utilizzati nelle ultime campagne non lasciano quasi nulla all’immaginazione. Basti pensare che sul sito web del designer vengono giudicate “sessualmente esplicite” richiedendo la preventiva approvazione dell’utente per consentirgli di proseguire nella navigazione.
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