Da Vivienne Westwood non ci aspettiamo ormai niente di meno che tagli sartoriali decostruiti e riassemblati come puzzle e fantasie recuperate dal passato e miscelate insieme in chiave nuova. La collezione Red Label per la prossima p/e contiene tutto questo e tuttavia non esaurisce qui le sue risorse.
Protagoniste sono soprattutto le giacche dai volumi anni Quaranta – un vero pezzo forte delle sfilate di questa stagione – fatte a pezzi e ricostruite addosso alle modelle che le portano come senza accorgersi di indossare un pezzo che ha fatto la storia della moda a firma Westwood.
La sorpresa però viene da vestitini con stampe dalle delicate tonalità pastello, portati con cappelli e ombrellini e perfetti per un pomeriggio in giardino o una festa di ragazzine in collegio. Nascondono però il solito spirito sovversivo della stilista reso evidente dall’esplosiva presenza di Pixie Geldof in passerella.
Potremmo definirlo uno stile da damina con sottotoni anticonformisti? Probabilmente no, perché in fondo la vera forza di Vivienne Westwood è proprio quella di sfuggire ad ogni definizione, che su di lei agirebbe come una gabbia.
Foto da Style.con
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