Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi hanno scelto l’innovazione senza rinunciare alla tradizione: non è sempre facile quest’operazione, per quanto spesso perseguita da molti stilisti. Per la collezione primavera-estate 2011 di Gianfranco Ferrè hanno scelto il pitone più sottile, quasi come carta, da lavorare in modo nuovo, rigorosamente artigianale ma secondo le tecniche del macramè.
Qualche bondage dress lavorato a fettuccia ha ricordato altre collezioni – tra Max Azria e Alaïa – più che la tradizione della casa di moda italiana, ma è anche questa deroga dalla norma che contribuisce al successo di una sfilata.
A dominare la palette cromatica ci sono bianco e nero, cristalli e paillettes disposti in maniera molto grafica e qualche sprazzo di colore. Non c’è stata forse l’originalità che ci si aspettava da una grande maison, ma lo stile è stato interamente rispettato.
Foto da Style.com
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