Se l’accusa di razzismo nei confronti della bibbia fashion British Vogue da parte di Naomi Campbell, poteva apparire come l’ennesima trovata della Venere Nera per accendere i riflettori su di sé, quella che arriva direttamente dalla voce di Vivienne Westwood punta il dito contro un malcostume generale diffuso tra le maggiori testate di moda e addetti ai lavori.
Secondo la testimonianza dell’eccentrica stilista inglese, la sua indignazione sarebbe esplosa quando a colloquio con una fashion editor, questa le avrebbe candidamente confermato che reclutare per le copertine modelle di colore sarebbe controproducente per le vendite di un magazine. La scelta dunque non sarebbe assolutamente casuale, come sostenuto da Vogue a sua discolpa, ma affonderebbe le radici in un presunto maggiore gradimento da parte di lettori e inserzionisti nei confronti di modelle dalla pelle bianca.
Non sarebbero quindi casuali neanche le 24 copertine dedicate a Kate Moss da British Vogue, rispetto alle 8 che vedevano protagonista Naomi Campbell. Un esempio di modelle di pari popolarità, straordinaria bellezza, ma alle quali è stato riservato un diverso trattamento.
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