Jean Paul Gaultier ha portato sulle passerelle parigine una collezione Hermès che, pur rimanendo rispettosa, nelle linee guida, dello stile della maison, risulta inusuale ed ironica. Cowgirls della California e del New Mexico influenzate dalle atmosfere delle loro terre, facendole proprie anche parodiandole, come accade – ahimé involontariamente- in tanti telefilm Made in Usa (sono sicura che Gaultier abbia visto almeno qualche puntata di Walker Texas Ranger), pur mantenendo in ogni occasione un senso innato del gusto e della femminilità.
Le modelle, capitanate da due supertop del passato recente come Stephanie Seymour e Naomi Campbell, portano in passerella capi in suede ricchi di frange: parei, gonne, mini-abiti ed addirittura tailleur, abbinati a strepitosi stivali dello stesso pellame; le giacche, dai volumi morbidi, sono abbinate a pantaloni neri o agli ormai istituzionalizzati boyfriend jeans.
Anche le borse sono rigorosamente in vitello o in suede: sbarazzina e magnifica la Birkin frangiata. La sera vede una forte contrapposizione tra il nero degli abiti asimmetrici e drappeggiati – sempre sdrammatizzati, come per tutte le uscite del defilé, dal cappello texano – e le esplosive, coloratissime tinte di ponchi, soprabiti e tuniche impalpabili.
E per finire, una quantità considerevole di accessori, dai guanti da mandriana al cravattino indiano in pelle, dalle cinture spesso a due passanti al marchio di fabbrica, l’immortale foulard con le fantasie Hermès.
Tutte le immagini della collezione su Style.it
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