“Se sfili a Parigi devi essere parigino” dice Roland Mouret prima del suo show e poi dimostra cosa intende portando in passerella abiti che si ispirano a Catherine Deneuve, agli anni Ottanta, ad un mood che si potrebbe definire techno-gothic prendendo a prestito le parole di Vogue che così etichetta la scelta di certe silhouette.
La donna di Mouret è sicura di sé, avanza pericolosa e fatale, sottopone il proprio stile a rigida disciplina. Le linee sono molto rigorose, al limite della più prescrittiva geometria: le spalle sono squadrate, gli scolli a V, il punto vita sempre segnato e spesso interviene un gioco di pieghe dalla precisione che ricorda la tecnica origami. Tutto, però, mantiene sempre un carattere profondamente urbano.
Foto da Style.com
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