Gareth Pugh sfila alla London Fashion Week scegliendo come location Covent Garden e come ispirazione l’autorità femminile. Ogni donna esercita diversi tipi di potere, persino su se stessa, e ciò è quanto lo stilista ha voluto portare in passerella.
Non è certo il primo designer a fare i conti con il potere femminile, in un certo senso già l’atto di vestirsi è un potere di cui ci serviamo. Qui però si spinge alle estreme conseguenze, l’estremismo d’altronde fa parte della poetica creativa di Pugh sin dai suoi esordi.
Alcune modelle indossano maschere, un po’ Hannibal e un po’ accessori da hockey, e anche questa è una costante che ricorre slle passerelle del designer che non di rado copre i volti dei personaggi che sfilano.
Ci concentriamo sulla silhouette: molto segnata, asciutta, elegantissima e costruita con l’attenzione che si riserva ad una linea sartoriale. I tailleur sono immacolati al pari dei tubini che tuttavia non rinunciano alle architetture ardite tanto care allo stilista.
Ad un certo punto, nella distesa di tonalità classiche e stampe tradizionali ecco però apparire l’elemento di rottura che irrompe sulla passerella con completi dal blu vibrante tempestato di stelle bianche.
Foto da Style.com
You must be logged in to post a comment Login