Ha fondato il noto marchio di pelletteria insieme al marito Roberto ed è diventata leggendaria prendendo le redini della casa di moda dopo la scomparsa di lui: parliamo di Carla Braccialini che dal 1954 firma borse artigianali nella migliore tradizione fiorentina.
Perché ne parliamo? Perché è appena uscita la sua biografia firmata da Maurizio Naldini insieme alla protagonista del racconto, La ragazza che non sapeva fare le borse. Per una che non sapeva farle, se l’è cavata piuttosto bene!
Si parte dall’infanzia, si arriva al matrimonio con Roberto e al successo dell’azienda. E suo, imprenditrice di successo quando le donne non avevano sempre abbastanza spazio. Dice che la sua creatività ha potuto esprimersi proprio perché non aveva nozioni di pelletteria – cioè non sapeva fare le borse – dunque non doveva sottostare a nessun limite.
Tanta creatività, molto coraggio e voglia di sperimentare l’hanno portata a diventare un personaggio di spicco della moda fiorentina prima, italiana e internazionale poi quando l’azienda ha allargato i suoi orizzonti con l’ingresso dei figli Massimo e Riccardo. Negli anni Ottanta ha collaborato tra gli altri con Fiorucci, Rocco Barocco, Vivienne Westwood.
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