Olivier Rousteing ha scelto mesi fa quel che avrebbe dato forma e corpo alla collezione Balmain per l’autunno inverno 2022-23: armature, attrezzatura tattica, protezioni personali. Oggi appare quanto mai attuale e considerando che la collezione in passerella ha preso vita nella mente del designer prima che la guerra scoppiasse, sembra quasi premonitore.
No, spiega nelle note di sfilata, questa passerella non interpreta i tempi, non è una diretta reazione all’invasione russa dell’Ucraina. Però porta un messaggio, più che mai urgente. Ed è unione, solidarietà, la forza della speranza e della verità contro odio, bugie, aggressione.
Lo show si è articolato in tre momenti, che potremmo definire come gli atti di una messa in scena. Nella prima parte, aperta con una danza, gli abiti riportavano motivi della collezione di Pierre Balmain dell’Ottobre 1945, la primissima della maison, andata in scena nella Parigi del dopoguerra.
Gli abiti un po’ ammiccano alle divise e alle protezioni di guerra, un po’ alle fasciature e alla convalescenza. Una cosa è certa, lo spumeggiante stile di Rousteing è sempre evidente, che rivisiti gli spunti del passato della maison o interpreti il presente.
Foto da Vogue
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