È stato davvero uno spettacolo da non dimenticare quello andato in scena sotto il ponte Alexandre a Parigi per la sfilata Haute Couture Spring 2023 di Valentino. Pierpaolo Piccioli ha spinto ancora oltre il suo amore per l’alta moda e la voglia di creare abiti inclusivi ma sempre spettacolari.
Del resto la couture si presta bene alle sfide più avventurose, lo sa bene lo stilista che lo ha detto anche esplicitamente aggiungendo di voler creare qualcosa di democratico, che fosse in grado di esprimere la personalità di chi lo indossa in assoluta libertà. Certo la couture democraticissima non è, per via dei costi, ma il concetto espresso dal designer lo è molto.
Ecco dunque una splendida sequenza di abiti ispitati ai club degli anni Ottanta, allo Studio 54, ai personaggi che in quei decenni hanno sovvertito il senso comune del genere. Qualcosa che oggi è nuovamente attuale.
L’idea dunque era quella di creare abiti liberi, espressivi, inclusivi, divertenti. Che espongono il corpo senza nasconderlo, che lo valorizzano nella sua diversità. E noi ce ne innamoriamo pazzamente. Pazzamente.
Foto da Vogue
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